Concerti 2023

“Concerto Campestre”

Scambi e intrecci tra musica popolare e musica colta nel barocco europeo

El Fuego

Il Siglo de Oro musicale spagnolo: tra perfezione compositiva ed echi della tradizione

Santuario di San Pancrazio, Pianezza

7 Ottobre 2023, ore 21.15

Soli, Coro e Camerata Strumentale del Santuario di San Pancrazio.

Bruno Bergamini, direttore

Passamezzo Antico

Variazioni, partite, ostinati. Antiche melodie popolari nella tradizione musicale colta del  rinascimento europeo.

Chiesa del SS. Nome di Gesù, Pianezza

14 Ottobre 2023, ore 21.15

Bruno Bergamini, organo – Anna Bergamini, voce

Antidotum Vitae

Il violino nelle danze intorno al Regno di Napoli

Pieve di San Pietro, Pianezza

28 Ottobre 2023, ore 17.30

Anna Bergamini, voce Sofia Masut, arpa doppia Lorenzo D’Erasmo, percussioni storiche

Angelo Basile, violino barocco, voce, direzione artistica

Soirée galante chez la Favorite

Danze popolari alla corte di Francia

Chiesa di San Martino, Alpignano. 

In collaborazione con la stagione Sinfonia d’Autunno e con il Comune di Alpignano

17 Novembre 2023, ore 21.15

Il concerto è dedicato alle Favorite dei re di Francia Luigi XIV e Luigi XV, e si propone di tratteggiare la loro storia attraverso la musica che possono aver ascoltato nei salotti del Louvre e di Versailles. Il programma comprende sonate, arie e numerose danze: queste ultime in Francia ebbero una grandissima fortuna e in esse si percepiscono la spontaneità melodica e la vivacità ritmica tipiche dei motivi popolari da cui avevano avuto origine. 

Anna Bergamini, voce

Angelo Basile e Martìn Moya Fernàndez,  violini

Sara Campobasso, viola da gamba

Giulio Ardemagni, clavicembalo e direzione artistica

Cantano come gli angeli

 

Vivaldi e le putte del Pio Ospedale della Pietà di Venezia

Santuario di S. Pancrazio, Pianezza (TO) ore 21,15

Coro San Pancrazio

Orchestra Pocket Sinfonietta

 

A soli 25 anni di età la fama di Antonio Vivaldi iniziava a diffondersi e, dal 1º settembre 1703, fu ingaggiato come maestro di violino dalle autorità del Pio Ospedale della Pietà, dove rimase sino al 1720. Questo, fondato nel 1346, era il più prestigioso dei quattro ospedali femminili di Venezia, in cui trovavano assistenza bambini orfani, o provenienti da famiglie molto povere, i ragazzi imparavano un mestiere e lasciavano l’istituto all’età di 15 anni; le ragazze invece ricevevano un’educazione musicale e quelle di maggior talento diventavano membri dell’ospedale. In funzione delle differenti capacità dimostrate, esisteva tra queste una suddivisione gerarchica dalle figlie di coro, alle più esperte dette privilegiate di coro, fino alle maestre di coro che insegnavano. Il cronista-musicofilo Charles de Brosses certificherà ammirato:

«La musica eccezionale è quella degli Ospedali dove le “putte” cantano come gli angeli e suonano il violino, l’organo, l’oboe, il violoncello, il fagotto; insomma non c’è strumento che le spaventi.»

Nelle sue confessioni, Jean-Jacques Rousseau offre un’altra testimonianza della qualità di queste ragazze orchestrali, che ebbe modo di apprezzare di persona durante il suo soggiorno a Venezia:

“Una musica a mio giudizio superiore a quella delle opere, e che non ha pari né in Italia, né nel resto del mondo, è quella delle scuole. Le scuole sono delle opere di carità istituite per educare le giovinette prive di beni, a cui la repubblica fornisce la dote sia per il matrimonio o per la clausura. La musica è il primo tra i talenti che vengono coltivati in queste giovani. Tutte le domeniche nella chiesa di queste quattro scuole, durante i vespri, si danno mottetti a grande coro e grande orchestra, composti e diretti dai più grandi maestri d’Italia, eseguiti attraverso tribune grigliate da ragazze la più vecchia delle quali non ha vent’anni. Io non riesco ad immaginare nulla di così voluttuoso, di così toccante come questa musica: la ricchezza dell’arte, il gusto squisito dei canti, la bellezza delle voci, la perfezione dell’esecuzione, tutto in questi concerti concorre a produrre un’impressione che non è certamente di buon costume, ma di cui sono certo che nessun cuore d’uomo sia al riparo.”

PROGRAMMA

Concerto per violino, organo, archi e bc. RV 767

Concerto per archi in sol maggiore “alla rustica” RV 151

Nulla in Mundo Pax Sincera RV 630 (larghetto)
Concerto per violino RV 208a

***

Gloria RV 589 in re maggiore

 

Anna Bergamini, Anna Maria Leonte, soprani

Fabrizia Bonavita, contralto

Coro del Santuario di San Pancrazio

Orchestra Pocket Sinfonietta

Bruno Bergamini, direttore

Magnificat

Magnificat

MUSICA E CULTO MARIANO NELLA TORINO DI DON BOSCO

Chiesa di S. Martino, Alpignano (TO) ore 21,15

I Polifonici delle Alpi

Bruno Bergamini, organo

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PROGRAMMA

G. CERRUTI (1803 – 1869)

Sonata VIII (Tema con variazioni) da XII Sonate per organo

Introduzione, allegretto

Tema, andantino

Variazione I allegro

Variazione II andantino

Variazione III moderato assai

Variazione IV pastorale

Intercalare, allegro

Variazione V moderato

Intercalare, allegro

Finale e Variazione VI andantino moderato

G.B.M. PELAZZA (1847 – 1936)

Litanie della Beata Vergine in Re : 4 versetti  e Regina Virginum a tre   voci pari e organo

G.B.M. PELAZZA

Suonata XII in Do maggiore da XII suonate per organo

Pastorale

Polka finale dalla Messa in Do maggiore per organo

R.REMONDI (1850 – 1928)

Pifferata montanara op.67 per organo

G. CAGLIERO (1836 – 1924)

Magnificat dal Vespro della Santa Infanzia a due voci pari e organo

P.A.YON (1886 – 1943)

“Rapsodia italiana” da XII divertimenti per organo

 

Giuseppe Cerruti, torinese, fu pressochè autodidatta nonostante il padre fosse un famoso chitarrista. Dapprima cantore poi organista, assunse, nel 1831, la carica di titolare dell’organo Calandra 1741 della Cattedrale. In seguito fu nominato Maestro di Cappella della Città di Torino. Scrisse musica Sacra, organistica e un Metodo per Organo tratto da quello di G.P. Calvi di Milano; d’altronde, le scuole organistica e organaria lombarde influenzarono molto l’estetica piemontese, basti pensare ai numerosi strumenti di Serassi e Lingiardi presenti tuttora in Piemonte o quanto la stessa produzione musicale si ispirasse a Padre Davide da Bergamo ed a Vincenzo Petrali di Cremona. Proprio quest’ultimo fu invitato da Don Bosco ad inaugurare il grande organo-orchestra op. 161 che Luigi Lingiardi costruì nel 1870 per la Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino.

Uno dei musicisti più singolari della II generazione dell’’800 organistico italiano che precede la riforma ceciliana, fu Giovanni Battista Maria Pelazza che, svincolandosi in parte dallo stile operistico, inserì nella sua musica linguaggi nuovi, in parte presi a prestito da personaggi quali Johann Strauss, Jacques Offenbach, Franz Von Suppé ecc., ma rielaborati dalla sua fortissima personalità. Egli prestò servizio alla basilica di Maria Ausiliatrice al tempo di don Bosco, ove nacquero le Dodici Suonate sui varii tuoni per organo. Qui e in altra sua produzione non mancano esempi di magistrale uso del contrappunto, ma la caratteristica predominante dell’opera di questo autore è sicuramente la grande invenzione melodica e la forza ritmico-armonica derivata dal gusto per la danza. Questa sera verranno eseguiti tre brani, un piccolo assaggio per dare un’idea delle caratteristiche estetiche di questo particolare quanto geniale musicista. Saremo accompagnati, con il suono dell’organo, a sentire i vari profumi della musica della belle époque: dall’aria d’operetta all’ouverture sinfonica, dalla romanza da camera ai balli viennesi.

Di Giovanni Cagliero, nativo di Castelnuovo (AT), sacerdote e, poi, cardinale, allievo prima di Don Bosco, poi di Callisto Cerutti, si conoscono le vicende di missionario e musicista; fondò case salesiane in America Latina, Francia, Belgio e Spagna. Don Bosco scelse la sua Messa Funebre a 3 voci per i funerali di Carlo Alberto. Notevole la sua produzione sacra (pare fosse apprezzata anche da Giuseppe Verdi), quasi tutta fortemente legata alla musica per il teatro; tuttavia non mancano esempi di mirabile scrittura contrappuntistica, ad esempio l’antifona “Sancta Maria succurre miseris” a sette voci a cappella. Per organo ha lasciato una raccolta di Nove Pastorali caratterizzate da una grande freschezza e genuinità.

Roberto Remondi, nativo di Fiesse (BS) è stato un personaggio di grandissima importanza per la musica organistica torinese. Insegnante al liceo musicale G.Verdi di Torino dal 1892 ebbe, come allievi, alcuni fra i più importanti esponenti della scuola organistica italiana tardoromantica fra cui Ulisse Matthey, Pietro Alessandro Yon, Giocondo Fino. Concertista di rilievo, aderì immediatamente al movimento ceciliano pur mantenendo intatta la sua personalità musicale. Fu organista alla chiesa di N.S. del Carmine a Torino.

Nato a Settimo Vittone nel 1886, Pietro Alessandro Yon studiò a Torino con Roberto Remondi, a Milano e Roma. Fu per breve periodo organista in Vaticano e nel 1907 si trasferì a New York. Dal 1907 al 1926 fu organista della chiesa di St. Francis Xavier e dal 1926 alla cattedrale di St. Patrick. Virtuoso concertista ed importantissimo compositore, deve la sua fama soprattutto alla sua musica per organo fra cui: Concerto gregoriano, Rapsodia italiana, Natale in Sicilia. Morì a Huntington nel 1943. Tra i suoi discepoli si possono ricordare G.E. Tanguay ed il celebre Cole Porter.

 

Musica Laetitiae – Recital d’organo

SABATO 1 GIUGNO CHIESA DELLA CONFRATERNITA DEL SS. NOME DI GESU’

ORE 21.15

Musica Laetitiae – Recital d’organo
M° Mariella Martelli, organo f.lli Collino 1885

 

Ho accolto con gioia l’invito del M° Bruno Bergamini il quale mi ha chiesto di preparare un programma musicale “al femminile” per organo storico italiano. Immediatamente il mio pensiero è andato alla figura della Madre di Cristo; una copiosissima produzione musicale è stata composta per Lei in tutta la storia della musica sacra occidentale: inizierò con un corpus mariano tratto dalla grande tradizione tedesca e italiana, dal XIV al XVI sec. Si prosegue con una serie di composizioni dedicate a figure femminili, tra le quali ricordo in particolare la “Pavana Chromatica. Mrs Katherin Tregians Paven” di W. Tisdall (1570-1603): Mrs Katherin Tregian era un membro della famiglia cattolica Arundell e un suo discendente entrò in possesso del Codice Arundell, un importante manoscritto vinciano ora custodito presso la British Library. La scuola iberica è rappresentata sia con un brano sacro, ma di grande vivacità ritmica, che con il profano “Tiento XXVI Super Philomena”. Finalmente due brani composti da Autrici: in particolare, segnalo la “Chaconne” che Elisabeth Jacquet de La Guerre (1666-1729) editò a Parigi nel 1686, dedicando il suo “Pièces de Clavecin” al Luigi XIV.
Ho voluto immettere anche una spassosa “March”, firmata dal giovanissimo W.A. Mozart: il Nostro ebbe ad annotare di averla insegnata a sua sorella “Nannerl” il 4 febbraio 1761!
Il XIX sec. è rappresentato da un trittico variegato: un brano dedicato alla Madonna e al suo “mois de Marie” di Louis Raffy, da un “Voluntary” composto dall’organista Marion Smith McGregor (attiva anche nel quartiere newyorkese di Brooklin) e da “Les Clochettes”, un delicatissimo omaggio di Louis Maes alla sua allieva Miss Elizabeth M. Love. Infine, ecco un mio personale omaggio alla Comunità di Pianezza: echi gregoriani, reminiscenze stravinskiane e una danza creata per Miss Mary Elizabeth de Courcy (figlia di Lord Kingsdale) da Kellom Tomlison (Maestro di Danza a Londra, attivo nel XVIII sec.) sono stati gli elementi primigeni e fonti d’ispirazione.
Una proposta “diversa” e curiosa per poter ri-scoprire una tavolozza sonora dell’organo posto in cantoria e firmato dai F.lli Collino nel 1885.

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PROGRAMMA

Anonimo tedesco (XIV/XV sec.)

“Regina cœli”

(da “Codex St. Emmeram”, Bayerische Staatsbibliothek, Monaco di Baviera)

Anonimo tedesco (XV sec.)

“O gloriosa Domina”

(da “Buxheimer Orgelbuch”, Bayerische Staatsbibliothek, Monaco di Baviera, 1450-60)

M. A. Cavazzoni (1490-1570)

“O Stella maris” – “Salve Virgo”

(da “Recerchari, Motetti, Canzoni. Libro Primo”, Venezia, 1523)

Anonimo tedesco (XV sec.)

“Regina regnantium”

(da “Glogauer Liederbuch”, Jagellonian Library, Cracovia)

Anonimo tedesco (XVI sec.)

“Tota pulchra es amica” – “Salve sancta Parens”

(da “Neresheimer Orgelbuch”,  BayerischeStaadtbibliothek, Monaco di Baviera)

Anonimo polacco (XVI sec.)

“Phanthasia Sexti Toni”

Musica Lætitiæ, comes et medicina dolorum.

(da MS 300, R/Vv 123, Danzica, 1591)

D.M. Ferrabosco (1513-1574) – B. Schmid d. Ä. (1520-1592)

“Io mi son giovanetta”

(da “Orgeltabulatur”, Strasburgo, 1577)

J. Paix (1556-1623)

“Bonjour mon cuer. A 4.”

D’après une chanson d’Orlando di Lasso

(da “Ein schön Nutz- und Gebreüchlich Orgel Tabulaturbuch”, Lauingen, 1583)

F. Tregian (1574-1619)

“Heaven and Earth”

(da “Fitzwilliam Virginal Book”, Fitzwilliam Museum, Cambridge)

W. Tisdall (1570-1603)

“Pavana Chromatica. Mrs Katherin Tregians Paven”

W. Byrd (1539-1623)

“Galiardo Mrs Mary Brownlo”

(da “Parthenia”, Londra, 1613)

S. Aguilera de Heredia (1565-1627)

“Salve Regina”

(da Archivio dell’Escorial, Madrid)

F.F. de Palero (1522–1597)

“Tiento XXVI Super Philomena

(da “Libro de cifra nueva”, Alcalá de Henares, 1557)

E. Jacquet de La Guerre (1666-1729)

“Chaconne”

(da “Pièces de Clavecin”, Premier Livre, Parigi, 1687)

E. de Gambarini (1730-1765)

“Tambourin”

(da “Lessons and Songs”, Op. 2, Londra, 1748)

W.A. Mozart (1756-1791)

“Marsch in F (I)”

(da “Notenbuch für Maria Anna (Nannerl) Mozart”, 1759)

L. Raffy (1868-1931)

“Fantaisie – Sur un cantique à la Vierge” op. 29

(Le mois de Marie de L. Lambillotte)

(da “La Lyre Sacrée”, Parigi, 1900)

M. Smith McGregor (1818-1900)

“Voluntary”

(da “Musical World and New York Musical Review”, New York, 1855)”

L.Maes (1850–1906)

“Les Clochettes”

À son Èlève Miss Elizabeth M. Love

(Buffalo, U.S.A., 1875)

M.Martelli (1967)

“Au fil du cœur” (2019) per organo storico italiano, prima esecuzione assoluta.

 

Mariella Martelli

L’attività concertistica del M° Mariella Martelli inizia nel 1991, dopo aver conseguito il Diploma in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio Statale “G. Rossini” di Pesaro dove, nel 1994, consegue il Diploma di Clavicembalo. Nel 1998 conclude gli studi musicali presso il Politecnico delle Arti di Milano (già Civica Scuola di Musica) sotto la guida della Prof.ssa Laura Alvini. Nel 2001 termina il Corso di Perfezionamento Liturgico Musicale (CO.PER.LI.M) indetto dalla Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) discutendo la tesi intitolata “La Scuola organaria di Montecarotto (AN)” e venendo premiata con il massimo dei voti. Nel 2002 ottiene il Diploma europeo di Kappelmeister presso il Centro Europeo di Formazione Vocale di Vicenza e nel 2006 si laurea cum laude in Storia dell’arte moderna presso la Facoltà di Storia e Conservazione dei beni artistici culturali – Indirizzo storico-artistico dell’Università di Macerata (MC). Il suo cursus studiorum musicale viene coronato dal Diploma in Composizione, ottenuto presso il Conservatorio Statale “G.B. Pergolesi” di Fermo sotto la guida del M° Fulvio Delli Pizzi.

Numerose sono le partecipazioni a concerti, nazionali e internazionali, e le esecuzioni in prima assoluta di brani da lei stessa composti e proposti in ascolto anche da Radio Vaticana. Intensa l’attività didattica presso il Coro “Cardinal Petrucci” di Jesi (AN) ed è Direttore artistico della Rassegna di Musica Sacra denominata “Musica Præcentio”, giunta alla XXVII Edizione. Alla docenza di “Storia della Musica Sacra nell’Occidente cristiano), presso l’Università degli Adulti di Serra S. Quirico (AN) e di Moie di Maiolati Spontini (AN), unisce l’attività di compositrice di colonne sonore per siti Web ed è autrice di video musicali per Facebook e Youtube. Particolarmente apprezzata la sua attività di ricerca in occasione della “Campagna di Censimento e di Schedatura scientifica degli Organi storici” per la Regione Marche. Il M° Martelli è membro del Laboratorio Marchigiano Musica Contemporanea e collabora, nelle vesti di organista e cembalista, con diverse formazioni corali e strumentali.

Inoltre esegue con raffinata proprietà filologica brani tratti dal repertorio barocco e contemporaneo; per questo motivo, le sono state affidate numerose prime esecuzioni assolute di brani organistici al “Musica Nuova Festival” di Senigallia (AN), nel 1999 e nel 2000, incise per la Casa discografica “Ars Publica” e registrate da Rai Radio 3.

Materia Sanctitatis

SABATO 25 MAGGIO PIEVE DI SAN PIETRO ORE 21.15

SANT’ILDEGARDA DI BINGEN E IL CUORE SOAVE DEL MEDIOEVO
Ensemble vocale e strumentale la Jeronima

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Miniatura dal Codice contenente il Liber Divinorum Operum di Ildegarda di Bingen. Biblioteca Statale di Lucca.

 

Scrittrice, drammaturga, poetessa, musicista, filosofa, linguista, guaritrice, cosmologa, naturalista, consigliere politico, profetessa. Con il primo concerto della stagione Suoni d’Organo 2019, che si terrà nella splendida cornice della Pieve di San Pietro, entreremo nel cuore più mistico del medioevo tramite le opere della santa e dottore della chiesa Ildegarda di Bingen, donna dallo straordinario ed eclettico intelletto, che ha dedicato la vita allo studio ed alla predicazione. Nella sua vita fondò due abbazie, una nel 1150 a Rupertsberg, l’altra nel 1165 ad Eibingen, ove sono conservate le sue spoglie, ebbe visioni, ne scrisse e potè leggerle durante il sinodo di Treviri nel 1147, studiò teologia, musica e medicina lasciando alcuni libri profetici e scientifici, inventò una delle più antiche lingue artificiali ad oggi conosciute, fu spesso coraggiosamente in contrasto con il clero cattolico facendosi propugnatrice di un nuovo concetto monastico volto alla predicazione ai fedeli piuttosto che una vita rigidamente claustrale, non ebbe timore di uscire dal monastero per incontrare vescovi e abati, ma anche nobili e principi e fu in aperta opposizione con lo stesso imperatore Federico Barbarossa.
Le sue opere musicali sono raccolte sotto il titolo di Symphonia harmoniae celestium revelationum, tale raccolta è divisa in due parti: i canti, Carmina, e l’Ordo Virtutum (la schiera delle virtù), un’opera drammatica musicata di argomento teologico.
Dopo un breve passaggio nell’ambiente musicale delle corti medievali, nell’anfiteatro adiacente alla Pieve, il concerto si snoda attraverso le composizioni della santa, le sue poesie e brani organistici dai Codici Robertsbridge e Faenza, due manoscritti che contengono le più antiche testimonianze pervenuteci di musica scritta specificamente per strumento a tastiera.

 

PROGRAMMA

Anonimo provenzale del XII secolo                          A l’entrada del temps clar

Anonimo francese del XIII secolo                             La Quarte Estampie Royal

Anonimo inglese del XIII secolo                                Miri it is while sumer ilast

Raimbaut de Vaqueiras                                               Kalenda Maya

***

Improvvisazione all’organo

Inno gregoriano                                                           Ave maris stella

  •  lettura Cum erubuerint

Ildegrada di Bingen                                                     O pulchre facies

Dal Codice di Faenza  (organo)                                  Kyrie- Christe- Kyrie

  • lettura Ave generosa

Ildegarda di Bingen                                                      Hodie aperuit

Dal Codice Robertsbridge (organo)                            Flos Vernalis

Ildegarda di Bingen                                                      Spiritus Sanctus Vivificans

  • lettura Caritas abundat

Ildegarda di Bingen                                                       Vos Flores rosarum

Dal Codice Robertsbridge (organo)                             Felix namque

Ildegarda di Bingen                                                        O quam preciosa

 

L’ultimo Brahms

SABATO 20 OTTOBRE ORE 21.15 – SANTUARIO DI S.PANCRAZIO PIANEZZA

L’ultimo Brahms.
Il testamento spirituale degli undici preludi corali per organo op. 122

Gli 11 preludi per organo, composti da Johannes Brahms (1833-1897) nel 1896 furono pubblicati postumi nel 1902 come Op. 122. Il modello per questa raccolta è chiaramente l’Orgelbüchlein di Bach, descritto da Reger come “poemi sinfonici in miniatura”, dove la melodia del corale è quasi sempre presente nella parte superiore della polifonia. Quest’opera, ultimo lavoro del compositore tedesco, è la perfetta sintesi tra parola e musica, tra antico e moderno che sta al centro di tutta la produzione di Brahms. Durante il concerto saranno recitati i testi dei corali dall’attrice Silvia Mercuriati.

Serata in collaborazione con TLC Teatro Laboratorio Creativo di Pianezza.

Silvia Mercuriati, voce recitante

Renato Negri, organo

 

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Caspar David Friedrich, Croce sul Mar Baltico

 

 

 

Estro Poetico-armonico

SABATO 6 OTTOBRE ORE 21.15  – SANTUARIO DI S. PANCRAZIO

Estro Poetico-armonico
I Salmi di Benedetto Marcello

David
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Il consueto concerto del primo sabato di Ottobre vedrà il coro di S. Pancrazio impegnato nell’esecuzione di alcuni dei salmi dell’Estro poetico-armonico di Benedetto Marcello affiancati da pagine strumentali dello stesso compositore per violoncello e per organo. L’Estro poetico-armonico si colloca come la raccolta unitaria di musica vocale sacra più ampia e complessa non solo nell’ambito della produzione di Benedetto Marcello, ma anche dell’intero repertorio italiano del XVIII secolo; essa si compone di otto volumi che raccolgono le intonazioni dei primi cinquanta Salmi del Salterio, su testo tradotto dalla Vulgata ed elaborato poeticamente in lingua italiana dal letterato veneziano Girolamo Ascanio Giustiniani.

Di grande interesse letterario, musicologico, estetico e filosofico risultano essere le prefazioni che introducono ciascun volume e commentano le scelte poetiche e musicali adottate dai due autori. Alcune osservazioni merita in particolare la Prefazione che apre il tomo I, straordinariamente ricca di peculiari spunti di riflessione. Oltre ad introdurre i primi otto salmi contenuti nel volume essa enuncia i principi poetico-musicali su cui si basa l’intera raccolta ed è quindi da considerarsi come una chiave di lettura dell’intero Estro-poetico armonico. A proposito dello stile musicale adottato nella raccolta viene fatto esplicito richiamo alla contemporanea “Teoria degli affetti” secondo la quale “la musica esige in primo luogo la espressione delle parole e de’ sentimenti […] per muovere le passioni e gli affetti e ispirare venerazione verso l’Altissimo”.

Solisti, Coro e Camerata strumentale di San Pancrazio

Bruno Bergamini, direttore

 

PROGRAMMA

Benedetto Marcello (1686-1739)

Fuga in mi minore per organo

Salmo X a 4 voci “Mentre io tutta ripongo in Dio la mia speranza”

Salmo XIV a soprano solo “O Signor, chi sarà mai che giunger possa”

*

Sonata per violoncello e bc. Op.1

Salmo XVIII a 4 voci “I cieli immensi narrano”

 

 

 

Fiori Musicali

SABATO 7 APRILE ore 21,15 PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO

Fiori musicali. La Messa della Madonna di Girolamo Frescobaldi
Ensemble La Jeronima

Girolamo Frescobaldi nacque nel 1583 e passò la giovinezza a Ferrara, città che aveva potuto contare nel XVI secolo sulla presenza di alcuni straordinari compositori come Cipriano de Rore e Josquin Des Pres, attirati lì dall’attitudine mecenatesca della corte estense.

Frescobaldi, che fu in Ferrara allievo di Luzzaschi, suonava clavicembalo ed organo, di cui era uno dei più celebri virtuosi del suo tempo, tanto da venire soprannominato “monstrum” degli organisti. Dopo l’acquisizione di Ferrara da parte dello Stato della Chiesa, e la dissoluzione del raffinato ambiente cortese, Girolamo Frescobaldi, fu accolto a Roma da papa Clemente VIII come organista in San Pietro.

Proprio mentre era a Roma, nel 1635, pubblicò una raccolta di brani per organo solo dal titolo “Fiori Musicali di Diverse Composizioni Toccate Kirie Canzoni Capricci e Recercari in Partitura a Quattro Utili per Sonatori”, considerata come l’opera più compiuta del compositore ed in certo qual modo il coronamento della sua carriera. Anche se i Fiori sono l’unica opera di Frescobaldi espressamente dedicata all’organo e la sola che presenta composizioni strettamente legate alla sua attività di organista liturgico, esse si inscrivono in un contesto già ricco di composizioni dello stesso tipo, la pratica dell’alternatim, l’alternaza di versetti cantati e suonati all’organo, dei versetti del Kirie iniziale della Messa si trova già nel secondo libro di toccate, del 1627, mentre i brani da suonarsi in ben determinati momenti della messa, ricercari, canzoni, toccate, riprendono forme già presenti in altre pubblicazioni.

Il programma prevede l’esecuzione della Messa della Madonna dai “Fiori Musicali” di Girolamo Frescobaldi insieme all’Ordinarium Missae della solennità della Beata Vergine Maria. Il concerto è strutturato come una vera e propria messa dove le parti fisse del canto gregoriano, eseguite da un quartetto di voci femminili, sono intercalate da brani strumentali. Nei Fiori Musicali la tecnica dell’alternatim è applicata sistematicamente solo per i brani dell’Introitus, Kyrie-Christe. Tutti gli altri brani si avvicinano piuttosto ad un’estetica diversa, quella di commento strumentale, che riserva a particolari momenti della liturgia l’esecuzione di brani autonomi e indipendenti, di più ampio respiro.

Le due canzoni per violino situate in principio e alla fine della messa appartengono alla monumentale opera Frescobaldiana delle Canzoni da Sonare con ogni sorte di stromenti, pubblicate a Roma ne l 1628.

 

 

PROGRAMMA

Toccata avanti la Messa

Canzon terza. Violino solo, over Cornetto, Roma 1628

Kyrie – Christe – Kyrie Alternatim

Gloria

Canzon dopo l’Epistola

Credo IV

Ricercar dopo il Credo

Toccata e Ricercar “con obbligo di cantar la quinta parte senza toccarla”

Sanctus

Toccata per l’Elevatione

Agnus Dei

Bergamasca

Salve Regina

Canzon prima. Violino solo, over Cornetto, Roma 1628

 

Ensemble La Jeronima

Anna Bergamini, Victoria Cassano, Maria Elisabetta Massè, Barbara Sartorio (direzione)

voci

Francesco Bergamini

violino barocco

Bruno Bergamini

organo

 

 

 

 

Inaugurazione 2018

Sulla Musica e la Parola – Suoni d’organo 2018

Sabato 27 Gennaio ore 17.30 Santuario di S. Pancrazio

Suoni d’organo 2018

si aprirá con una solenne celebrazione eucaristica. I musicisti bresciani Gabriele Levi e Mattia Petrogalli accompagneranno la celebrazione e presenteranno, alla fine della messa delle 17.30, un breve concerto di corali, arie e brani organistici di Johann Sebastian Bach.
Alla fine del concerto sará presentato il programma della stagione 2018 di Suoni d’Organo con un aperitivo offerto dall’Associazione.

Mattia Petrogalli, trombone
Gabriele Levi, organo

PROGRAMMA
Durante la S. Messa:
– Bist du bei mir BWV 508
– Wachet auf, ruft uns die Stimme BWV 645
– Ich ruf zu dir BWV 639
Concerto:
– Fantasia BWV 537
– Preludio e Fuga in La minore BWV 543
– Preludio e Fuga in Si minore BWV 544
– Fuga in Sol minore BWV 578

I Musicisti

Mattia Petrogalli, trombone basso

Nato a Brescia, inizia gli studi presso il conservatorio della sua città, per poi completarli al Conservatorio “F. E. Dall’Abaco” di Verona. Contemporaneamente consegue la maturità classica presso il Liceo Arnaldo di Brescia. Dopo aver proseguito privatamente gli studi col M° Diego Gatti (Orchestra dell’Arena di Verona) si trasferisce in Olanda dove attualmente si sta specializzando in trombone basso con Brandt Attema (Radio Philarmonic Orchestra of NL) e in trombone rinascimentale con Charles Toet, presso il Koninklijk Conservatorium de L’Aja. In questa istituzione ha modo di partecipare a progetti di musica contemporanea sotto la guida del trombettista Marco Blaauw (Ensemble MusikFarbiek) e il trombonista Mike Svoboda (Musik-Akademie Basel). Ha avuto l’occasione di studiare anche con i trombonisti Athos Castellan (Orchestra la Fenice di Venezia) e Diego di Mario (Orchestra Rai di Torino). Dal 2012 collabora con l’Orchestra Filarmonica della Franciacorta e svolge l’attività di trombonista free-lance in varie formazioni, sia con trombone moderno che trombone rinascimentale. Nel 2014, insieme al direttore d’orchestra Andrea Gasperin, fonda l’Orchestra di Fiati Brixiae Harmoniae divenendone il primo presidente, carica che ricopre fino al 2016. Nel 2016 fonda con la fisarmonicista Sofie de Klerk il Duo LaForla.

Gabriele Levi, organo

Gabriele Levi, è nato a Pordenone (Friuli Venezia Giulia), Italia. Si è specializzato in Organo e Clavicembalo con Ton Koopman, Tini Mathot, Fabio Bonizzoni e Patrick Ayrton presso il Conservatorio reale dell’Aia, in Olanda. Dopo un’educazione classica, nel 2011 si diploma in Organo e Composizione organistica con il massimo dei voti al Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia, nella classe di Giorgio Benati e nel Marzo del 2014 ottiene la Laurea specialistica di Secondo livello in Organo antico, Summa cum Laude, difendendo una Tesi su “Girolamo Frescobaldi e la Retorica”. Ha studiato per un periodo Composizione con Paolo Ugoletti. Ha avuto modo di studiare anche con Umberto Benedetti Michelangeli, Vittorio Ghielmi (Giardino Armonico), Charles Toet (Concerto Palatino), Kathryn Cok (Orchestra barocca di Amsterdam) e ha partecipato a diverse Masterclass: Jean Guillou (repertorio francese), Giancarlo Parodi (musica italiana del XIX secolo), Loic Mallie(improvvisazione), Matteo Imbruno (Letteratura a due Organi), Cecilia Concert (Basso continuo e musica rinascimentale), Wolfgang Zerer (repertorio bachiano) e Liuwe Tamminga (‘500 italiano). Nel corso degli anni ha suonato in veste di solista e camerista in numerosi concerti in Italia e all’estero. E’ Vice Presidente della Clockbeats Orchestra, orchestra sinfonica giovanile nata dal progetto “Clockbeats” del bresciano Paolo Mantini. E’ Direttore artistico del Festival Organistico Internazionale “G. Bonatti” nato a Rezzato (BS) nell’Ottobre 2016.

Bach. Prima, dopo.

SABATO 21 OTTOBRE ore 21,15 SANTUARIO di S. PANCRAZIO

Bach. Prima, dopo.

Paolo Maria Guardiani, organo

Paolo Maria Guardiani

Chiuderà Suoni d’Organo 2017, sempre al Santuario di San Pancrazio, un recital dell’organista Paolo Maria Guardiani di Torino che eseguirà brani appartenenti ad epoche e stili differenti tutti incentrati sulla srtaordinaria importanza di Johann Sebastian Bach nella storia della musica organistica.

 

Nel concerto si confronteranno procedimenti diversi di rielaborazione di una stessa linea melodica per i corali luterani Nunn komm, der Heiden Heiland e Komm, heiliger Geist, Herre Gott, che verranno eseguiti prima nella versione di Dietrich Buxtehude e in seguito in quella di Johann Sebastian Bach.

Molto interessante sarà l’ascolto del preludio in mi minore (il grande) di Nicolaus Bruhns, che è stato uno dei precursori bachiani più interessanti, soprattutto per il cosiddetto Stilus Fantasticus (lo Stile fantastico dei compositori della Germania del Nord che ha influenzato moltissimo le opere giovanili di Bach).

Il programma prevede anche il preludio in re minore di Mendelssohn, artefice della Bach-Renaissance e due brani tratti dall’opera “Il Verbo” di Giuseppe Guardiani, il padre dell’organista.

Il concerto terminerà con l’Ave Maria di Max Reger, un brano molto meditativo e con il celebre Carillon de Westminster di Vierne, che permetterà al pubblico di gustare le notevoli qualità timbriche dell’organo di San Pancrazio.

 

PROGRAMMA

Dietrich Buxtehude (1637-1707): Nunn komm, der Heiden Heiland

Nicolaus Bruhns (1665-1697): Preludio in mi minore

Johann Sebastian Bach (1685-1750): Nunn Komm, der Heiden Heiland BWV 659

Dietrich Buxtehude (1637-1707): Komm, heiliger Geist, Herre Gott

Johann Sebastian Bach (1685-1750): Komm, heiliger Geist, Herre Gott BWV 667

Giuseppe Guardiani (1933-2015): Betlemme e Resurrexit da ” Il Verbo ”

Max Reger : Ave Maria op. 80

Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847): Preludio e Fuga in re minore

Louis Vierne (1870-1937): Carillon de Westminster