Voci di donne

Voci di donne

L’altra metà della musica

 

Sabato 12 Ottobre Oratorio del Santuario di S. Pancrazio

Pianezza (TO) ore 21,15

 

Duo Misia

Arianna Stornello, soprano 

Cristina Laganà, pianoforte

Foto Duo Misia

Oggetto del desiderio, musa ispiratrice, meta di passioni inconfessate: la figura femminile come meta e fulcro della creatività musicale.

Musiche di Robert e Clara Schumann, Alma Mahler, Fanny Mendelssohn, Cécile Chaminade, Nadia Boulanger.

 

PROGRAMMA

Robert SCHUMANN (1819-1896)

Frauenliebe und Leben op. 42

  1. Seit ich ihn gesehen
  2. Er, der Herrlichste von allen
  3. Ich kann’s nicht fassen, nicht glauben
  4. Du Ring an meinem Finger
  5. Helft mir, ihr Schwestern
  6. Süsser Freund, du blickest mich verwundert an
  7. An meinem Herzen, an meiner Brust
  8. Nun hast du mir den ersten Schmerz getan

 

Fanny MENDELSSOHN (1805-1847)

Die Mainacht op. 9 n°6

Das Heimweh op 8 n°2

 

Clara SCHUMANN (1919-1896)

Der Mond kommt still gegangen op. 13 n°4

Mein Stern

 

Pauline VIARDOT (1821-1910)

Des Nachts

Les filles de Cadix

 

Alma MAHLER (1879-1964)

Die Stille Stadt op. 90 n°1

Bei dir ist es traut op. 90 n°4

Ich wandle unter Blumen op. 90 n°5

 

CÉCILE CHAMINADE (1857-1944)

Chanson triste

 

NADIA BOULANGER (1887-1979)

Chanson (Elle à vendu mon coeur)

 

Cantano come gli angeli

 

Vivaldi e le putte del Pio Ospedale della Pietà di Venezia

Santuario di S. Pancrazio, Pianezza (TO) ore 21,15

Coro San Pancrazio

Orchestra Pocket Sinfonietta

 

A soli 25 anni di età la fama di Antonio Vivaldi iniziava a diffondersi e, dal 1º settembre 1703, fu ingaggiato come maestro di violino dalle autorità del Pio Ospedale della Pietà, dove rimase sino al 1720. Questo, fondato nel 1346, era il più prestigioso dei quattro ospedali femminili di Venezia, in cui trovavano assistenza bambini orfani, o provenienti da famiglie molto povere, i ragazzi imparavano un mestiere e lasciavano l’istituto all’età di 15 anni; le ragazze invece ricevevano un’educazione musicale e quelle di maggior talento diventavano membri dell’ospedale. In funzione delle differenti capacità dimostrate, esisteva tra queste una suddivisione gerarchica dalle figlie di coro, alle più esperte dette privilegiate di coro, fino alle maestre di coro che insegnavano. Il cronista-musicofilo Charles de Brosses certificherà ammirato:

«La musica eccezionale è quella degli Ospedali dove le “putte” cantano come gli angeli e suonano il violino, l’organo, l’oboe, il violoncello, il fagotto; insomma non c’è strumento che le spaventi.»

Nelle sue confessioni, Jean-Jacques Rousseau offre un’altra testimonianza della qualità di queste ragazze orchestrali, che ebbe modo di apprezzare di persona durante il suo soggiorno a Venezia:

“Una musica a mio giudizio superiore a quella delle opere, e che non ha pari né in Italia, né nel resto del mondo, è quella delle scuole. Le scuole sono delle opere di carità istituite per educare le giovinette prive di beni, a cui la repubblica fornisce la dote sia per il matrimonio o per la clausura. La musica è il primo tra i talenti che vengono coltivati in queste giovani. Tutte le domeniche nella chiesa di queste quattro scuole, durante i vespri, si danno mottetti a grande coro e grande orchestra, composti e diretti dai più grandi maestri d’Italia, eseguiti attraverso tribune grigliate da ragazze la più vecchia delle quali non ha vent’anni. Io non riesco ad immaginare nulla di così voluttuoso, di così toccante come questa musica: la ricchezza dell’arte, il gusto squisito dei canti, la bellezza delle voci, la perfezione dell’esecuzione, tutto in questi concerti concorre a produrre un’impressione che non è certamente di buon costume, ma di cui sono certo che nessun cuore d’uomo sia al riparo.”

PROGRAMMA

Concerto per violino, organo, archi e bc. RV 767

Concerto per archi in sol maggiore “alla rustica” RV 151

Nulla in Mundo Pax Sincera RV 630 (larghetto)
Concerto per violino RV 208a

***

Gloria RV 589 in re maggiore

 

Anna Bergamini, Anna Maria Leonte, soprani

Fabrizia Bonavita, contralto

Coro del Santuario di San Pancrazio

Orchestra Pocket Sinfonietta

Bruno Bergamini, direttore

Magnificat

Magnificat

MUSICA E CULTO MARIANO NELLA TORINO DI DON BOSCO

Chiesa di S. Martino, Alpignano (TO) ore 21,15

I Polifonici delle Alpi

Bruno Bergamini, organo

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PROGRAMMA

G. CERRUTI (1803 – 1869)

Sonata VIII (Tema con variazioni) da XII Sonate per organo

Introduzione, allegretto

Tema, andantino

Variazione I allegro

Variazione II andantino

Variazione III moderato assai

Variazione IV pastorale

Intercalare, allegro

Variazione V moderato

Intercalare, allegro

Finale e Variazione VI andantino moderato

G.B.M. PELAZZA (1847 – 1936)

Litanie della Beata Vergine in Re : 4 versetti  e Regina Virginum a tre   voci pari e organo

G.B.M. PELAZZA

Suonata XII in Do maggiore da XII suonate per organo

Pastorale

Polka finale dalla Messa in Do maggiore per organo

R.REMONDI (1850 – 1928)

Pifferata montanara op.67 per organo

G. CAGLIERO (1836 – 1924)

Magnificat dal Vespro della Santa Infanzia a due voci pari e organo

P.A.YON (1886 – 1943)

“Rapsodia italiana” da XII divertimenti per organo

 

Giuseppe Cerruti, torinese, fu pressochè autodidatta nonostante il padre fosse un famoso chitarrista. Dapprima cantore poi organista, assunse, nel 1831, la carica di titolare dell’organo Calandra 1741 della Cattedrale. In seguito fu nominato Maestro di Cappella della Città di Torino. Scrisse musica Sacra, organistica e un Metodo per Organo tratto da quello di G.P. Calvi di Milano; d’altronde, le scuole organistica e organaria lombarde influenzarono molto l’estetica piemontese, basti pensare ai numerosi strumenti di Serassi e Lingiardi presenti tuttora in Piemonte o quanto la stessa produzione musicale si ispirasse a Padre Davide da Bergamo ed a Vincenzo Petrali di Cremona. Proprio quest’ultimo fu invitato da Don Bosco ad inaugurare il grande organo-orchestra op. 161 che Luigi Lingiardi costruì nel 1870 per la Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino.

Uno dei musicisti più singolari della II generazione dell’’800 organistico italiano che precede la riforma ceciliana, fu Giovanni Battista Maria Pelazza che, svincolandosi in parte dallo stile operistico, inserì nella sua musica linguaggi nuovi, in parte presi a prestito da personaggi quali Johann Strauss, Jacques Offenbach, Franz Von Suppé ecc., ma rielaborati dalla sua fortissima personalità. Egli prestò servizio alla basilica di Maria Ausiliatrice al tempo di don Bosco, ove nacquero le Dodici Suonate sui varii tuoni per organo. Qui e in altra sua produzione non mancano esempi di magistrale uso del contrappunto, ma la caratteristica predominante dell’opera di questo autore è sicuramente la grande invenzione melodica e la forza ritmico-armonica derivata dal gusto per la danza. Questa sera verranno eseguiti tre brani, un piccolo assaggio per dare un’idea delle caratteristiche estetiche di questo particolare quanto geniale musicista. Saremo accompagnati, con il suono dell’organo, a sentire i vari profumi della musica della belle époque: dall’aria d’operetta all’ouverture sinfonica, dalla romanza da camera ai balli viennesi.

Di Giovanni Cagliero, nativo di Castelnuovo (AT), sacerdote e, poi, cardinale, allievo prima di Don Bosco, poi di Callisto Cerutti, si conoscono le vicende di missionario e musicista; fondò case salesiane in America Latina, Francia, Belgio e Spagna. Don Bosco scelse la sua Messa Funebre a 3 voci per i funerali di Carlo Alberto. Notevole la sua produzione sacra (pare fosse apprezzata anche da Giuseppe Verdi), quasi tutta fortemente legata alla musica per il teatro; tuttavia non mancano esempi di mirabile scrittura contrappuntistica, ad esempio l’antifona “Sancta Maria succurre miseris” a sette voci a cappella. Per organo ha lasciato una raccolta di Nove Pastorali caratterizzate da una grande freschezza e genuinità.

Roberto Remondi, nativo di Fiesse (BS) è stato un personaggio di grandissima importanza per la musica organistica torinese. Insegnante al liceo musicale G.Verdi di Torino dal 1892 ebbe, come allievi, alcuni fra i più importanti esponenti della scuola organistica italiana tardoromantica fra cui Ulisse Matthey, Pietro Alessandro Yon, Giocondo Fino. Concertista di rilievo, aderì immediatamente al movimento ceciliano pur mantenendo intatta la sua personalità musicale. Fu organista alla chiesa di N.S. del Carmine a Torino.

Nato a Settimo Vittone nel 1886, Pietro Alessandro Yon studiò a Torino con Roberto Remondi, a Milano e Roma. Fu per breve periodo organista in Vaticano e nel 1907 si trasferì a New York. Dal 1907 al 1926 fu organista della chiesa di St. Francis Xavier e dal 1926 alla cattedrale di St. Patrick. Virtuoso concertista ed importantissimo compositore, deve la sua fama soprattutto alla sua musica per organo fra cui: Concerto gregoriano, Rapsodia italiana, Natale in Sicilia. Morì a Huntington nel 1943. Tra i suoi discepoli si possono ricordare G.E. Tanguay ed il celebre Cole Porter.

 

Musica Laetitiae – Recital d’organo

SABATO 1 GIUGNO CHIESA DELLA CONFRATERNITA DEL SS. NOME DI GESU’

ORE 21.15

Musica Laetitiae – Recital d’organo
M° Mariella Martelli, organo f.lli Collino 1885

 

Ho accolto con gioia l’invito del M° Bruno Bergamini il quale mi ha chiesto di preparare un programma musicale “al femminile” per organo storico italiano. Immediatamente il mio pensiero è andato alla figura della Madre di Cristo; una copiosissima produzione musicale è stata composta per Lei in tutta la storia della musica sacra occidentale: inizierò con un corpus mariano tratto dalla grande tradizione tedesca e italiana, dal XIV al XVI sec. Si prosegue con una serie di composizioni dedicate a figure femminili, tra le quali ricordo in particolare la “Pavana Chromatica. Mrs Katherin Tregians Paven” di W. Tisdall (1570-1603): Mrs Katherin Tregian era un membro della famiglia cattolica Arundell e un suo discendente entrò in possesso del Codice Arundell, un importante manoscritto vinciano ora custodito presso la British Library. La scuola iberica è rappresentata sia con un brano sacro, ma di grande vivacità ritmica, che con il profano “Tiento XXVI Super Philomena”. Finalmente due brani composti da Autrici: in particolare, segnalo la “Chaconne” che Elisabeth Jacquet de La Guerre (1666-1729) editò a Parigi nel 1686, dedicando il suo “Pièces de Clavecin” al Luigi XIV.
Ho voluto immettere anche una spassosa “March”, firmata dal giovanissimo W.A. Mozart: il Nostro ebbe ad annotare di averla insegnata a sua sorella “Nannerl” il 4 febbraio 1761!
Il XIX sec. è rappresentato da un trittico variegato: un brano dedicato alla Madonna e al suo “mois de Marie” di Louis Raffy, da un “Voluntary” composto dall’organista Marion Smith McGregor (attiva anche nel quartiere newyorkese di Brooklin) e da “Les Clochettes”, un delicatissimo omaggio di Louis Maes alla sua allieva Miss Elizabeth M. Love. Infine, ecco un mio personale omaggio alla Comunità di Pianezza: echi gregoriani, reminiscenze stravinskiane e una danza creata per Miss Mary Elizabeth de Courcy (figlia di Lord Kingsdale) da Kellom Tomlison (Maestro di Danza a Londra, attivo nel XVIII sec.) sono stati gli elementi primigeni e fonti d’ispirazione.
Una proposta “diversa” e curiosa per poter ri-scoprire una tavolozza sonora dell’organo posto in cantoria e firmato dai F.lli Collino nel 1885.

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PROGRAMMA

Anonimo tedesco (XIV/XV sec.)

“Regina cœli”

(da “Codex St. Emmeram”, Bayerische Staatsbibliothek, Monaco di Baviera)

Anonimo tedesco (XV sec.)

“O gloriosa Domina”

(da “Buxheimer Orgelbuch”, Bayerische Staatsbibliothek, Monaco di Baviera, 1450-60)

M. A. Cavazzoni (1490-1570)

“O Stella maris” – “Salve Virgo”

(da “Recerchari, Motetti, Canzoni. Libro Primo”, Venezia, 1523)

Anonimo tedesco (XV sec.)

“Regina regnantium”

(da “Glogauer Liederbuch”, Jagellonian Library, Cracovia)

Anonimo tedesco (XVI sec.)

“Tota pulchra es amica” – “Salve sancta Parens”

(da “Neresheimer Orgelbuch”,  BayerischeStaadtbibliothek, Monaco di Baviera)

Anonimo polacco (XVI sec.)

“Phanthasia Sexti Toni”

Musica Lætitiæ, comes et medicina dolorum.

(da MS 300, R/Vv 123, Danzica, 1591)

D.M. Ferrabosco (1513-1574) – B. Schmid d. Ä. (1520-1592)

“Io mi son giovanetta”

(da “Orgeltabulatur”, Strasburgo, 1577)

J. Paix (1556-1623)

“Bonjour mon cuer. A 4.”

D’après une chanson d’Orlando di Lasso

(da “Ein schön Nutz- und Gebreüchlich Orgel Tabulaturbuch”, Lauingen, 1583)

F. Tregian (1574-1619)

“Heaven and Earth”

(da “Fitzwilliam Virginal Book”, Fitzwilliam Museum, Cambridge)

W. Tisdall (1570-1603)

“Pavana Chromatica. Mrs Katherin Tregians Paven”

W. Byrd (1539-1623)

“Galiardo Mrs Mary Brownlo”

(da “Parthenia”, Londra, 1613)

S. Aguilera de Heredia (1565-1627)

“Salve Regina”

(da Archivio dell’Escorial, Madrid)

F.F. de Palero (1522–1597)

“Tiento XXVI Super Philomena

(da “Libro de cifra nueva”, Alcalá de Henares, 1557)

E. Jacquet de La Guerre (1666-1729)

“Chaconne”

(da “Pièces de Clavecin”, Premier Livre, Parigi, 1687)

E. de Gambarini (1730-1765)

“Tambourin”

(da “Lessons and Songs”, Op. 2, Londra, 1748)

W.A. Mozart (1756-1791)

“Marsch in F (I)”

(da “Notenbuch für Maria Anna (Nannerl) Mozart”, 1759)

L. Raffy (1868-1931)

“Fantaisie – Sur un cantique à la Vierge” op. 29

(Le mois de Marie de L. Lambillotte)

(da “La Lyre Sacrée”, Parigi, 1900)

M. Smith McGregor (1818-1900)

“Voluntary”

(da “Musical World and New York Musical Review”, New York, 1855)”

L.Maes (1850–1906)

“Les Clochettes”

À son Èlève Miss Elizabeth M. Love

(Buffalo, U.S.A., 1875)

M.Martelli (1967)

“Au fil du cœur” (2019) per organo storico italiano, prima esecuzione assoluta.

 

Mariella Martelli

L’attività concertistica del M° Mariella Martelli inizia nel 1991, dopo aver conseguito il Diploma in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio Statale “G. Rossini” di Pesaro dove, nel 1994, consegue il Diploma di Clavicembalo. Nel 1998 conclude gli studi musicali presso il Politecnico delle Arti di Milano (già Civica Scuola di Musica) sotto la guida della Prof.ssa Laura Alvini. Nel 2001 termina il Corso di Perfezionamento Liturgico Musicale (CO.PER.LI.M) indetto dalla Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) discutendo la tesi intitolata “La Scuola organaria di Montecarotto (AN)” e venendo premiata con il massimo dei voti. Nel 2002 ottiene il Diploma europeo di Kappelmeister presso il Centro Europeo di Formazione Vocale di Vicenza e nel 2006 si laurea cum laude in Storia dell’arte moderna presso la Facoltà di Storia e Conservazione dei beni artistici culturali – Indirizzo storico-artistico dell’Università di Macerata (MC). Il suo cursus studiorum musicale viene coronato dal Diploma in Composizione, ottenuto presso il Conservatorio Statale “G.B. Pergolesi” di Fermo sotto la guida del M° Fulvio Delli Pizzi.

Numerose sono le partecipazioni a concerti, nazionali e internazionali, e le esecuzioni in prima assoluta di brani da lei stessa composti e proposti in ascolto anche da Radio Vaticana. Intensa l’attività didattica presso il Coro “Cardinal Petrucci” di Jesi (AN) ed è Direttore artistico della Rassegna di Musica Sacra denominata “Musica Præcentio”, giunta alla XXVII Edizione. Alla docenza di “Storia della Musica Sacra nell’Occidente cristiano), presso l’Università degli Adulti di Serra S. Quirico (AN) e di Moie di Maiolati Spontini (AN), unisce l’attività di compositrice di colonne sonore per siti Web ed è autrice di video musicali per Facebook e Youtube. Particolarmente apprezzata la sua attività di ricerca in occasione della “Campagna di Censimento e di Schedatura scientifica degli Organi storici” per la Regione Marche. Il M° Martelli è membro del Laboratorio Marchigiano Musica Contemporanea e collabora, nelle vesti di organista e cembalista, con diverse formazioni corali e strumentali.

Inoltre esegue con raffinata proprietà filologica brani tratti dal repertorio barocco e contemporaneo; per questo motivo, le sono state affidate numerose prime esecuzioni assolute di brani organistici al “Musica Nuova Festival” di Senigallia (AN), nel 1999 e nel 2000, incise per la Casa discografica “Ars Publica” e registrate da Rai Radio 3.