SABATO 6 OTTOBRE ORE 21.15 – SANTUARIO DI S. PANCRAZIO
Estro Poetico-armonico
I Salmi di Benedetto Marcello

Il consueto concerto del primo sabato di Ottobre vedrà il coro di S. Pancrazio impegnato nell’esecuzione di alcuni dei salmi dell’Estro poetico-armonico di Benedetto Marcello affiancati da pagine strumentali dello stesso compositore per violoncello e per organo. L’Estro poetico-armonico si colloca come la raccolta unitaria di musica vocale sacra più ampia e complessa non solo nell’ambito della produzione di Benedetto Marcello, ma anche dell’intero repertorio italiano del XVIII secolo; essa si compone di otto volumi che raccolgono le intonazioni dei primi cinquanta Salmi del Salterio, su testo tradotto dalla Vulgata ed elaborato poeticamente in lingua italiana dal letterato veneziano Girolamo Ascanio Giustiniani.
Di grande interesse letterario, musicologico, estetico e filosofico risultano essere le prefazioni che introducono ciascun volume e commentano le scelte poetiche e musicali adottate dai due autori. Alcune osservazioni merita in particolare la Prefazione che apre il tomo I, straordinariamente ricca di peculiari spunti di riflessione. Oltre ad introdurre i primi otto salmi contenuti nel volume essa enuncia i principi poetico-musicali su cui si basa l’intera raccolta ed è quindi da considerarsi come una chiave di lettura dell’intero Estro-poetico armonico. A proposito dello stile musicale adottato nella raccolta viene fatto esplicito richiamo alla contemporanea “Teoria degli affetti” secondo la quale “la musica esige in primo luogo la espressione delle parole e de’ sentimenti […] per muovere le passioni e gli affetti e ispirare venerazione verso l’Altissimo”.
Solisti, Coro e Camerata strumentale di San Pancrazio
Bruno Bergamini, direttore
PROGRAMMA
Benedetto Marcello (1686-1739)
Fuga in mi minore per organo
Salmo X a 4 voci “Mentre io tutta ripongo in Dio la mia speranza”
Salmo XIV a soprano solo “O Signor, chi sarà mai che giunger possa”
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Sonata per violoncello e bc. Op.1
Salmo XVIII a 4 voci “I cieli immensi narrano”