Cantano come gli angeli

 

Vivaldi e le putte del Pio Ospedale della Pietà di Venezia

Santuario di S. Pancrazio, Pianezza (TO) ore 21,15

Coro San Pancrazio

Orchestra Pocket Sinfonietta

 

A soli 25 anni di età la fama di Antonio Vivaldi iniziava a diffondersi e, dal 1º settembre 1703, fu ingaggiato come maestro di violino dalle autorità del Pio Ospedale della Pietà, dove rimase sino al 1720. Questo, fondato nel 1346, era il più prestigioso dei quattro ospedali femminili di Venezia, in cui trovavano assistenza bambini orfani, o provenienti da famiglie molto povere, i ragazzi imparavano un mestiere e lasciavano l’istituto all’età di 15 anni; le ragazze invece ricevevano un’educazione musicale e quelle di maggior talento diventavano membri dell’ospedale. In funzione delle differenti capacità dimostrate, esisteva tra queste una suddivisione gerarchica dalle figlie di coro, alle più esperte dette privilegiate di coro, fino alle maestre di coro che insegnavano. Il cronista-musicofilo Charles de Brosses certificherà ammirato:

«La musica eccezionale è quella degli Ospedali dove le “putte” cantano come gli angeli e suonano il violino, l’organo, l’oboe, il violoncello, il fagotto; insomma non c’è strumento che le spaventi.»

Nelle sue confessioni, Jean-Jacques Rousseau offre un’altra testimonianza della qualità di queste ragazze orchestrali, che ebbe modo di apprezzare di persona durante il suo soggiorno a Venezia:

“Una musica a mio giudizio superiore a quella delle opere, e che non ha pari né in Italia, né nel resto del mondo, è quella delle scuole. Le scuole sono delle opere di carità istituite per educare le giovinette prive di beni, a cui la repubblica fornisce la dote sia per il matrimonio o per la clausura. La musica è il primo tra i talenti che vengono coltivati in queste giovani. Tutte le domeniche nella chiesa di queste quattro scuole, durante i vespri, si danno mottetti a grande coro e grande orchestra, composti e diretti dai più grandi maestri d’Italia, eseguiti attraverso tribune grigliate da ragazze la più vecchia delle quali non ha vent’anni. Io non riesco ad immaginare nulla di così voluttuoso, di così toccante come questa musica: la ricchezza dell’arte, il gusto squisito dei canti, la bellezza delle voci, la perfezione dell’esecuzione, tutto in questi concerti concorre a produrre un’impressione che non è certamente di buon costume, ma di cui sono certo che nessun cuore d’uomo sia al riparo.”

PROGRAMMA

Concerto per violino, organo, archi e bc. RV 767

Concerto per archi in sol maggiore “alla rustica” RV 151

Nulla in Mundo Pax Sincera RV 630 (larghetto)
Concerto per violino RV 208a

***

Gloria RV 589 in re maggiore

 

Anna Bergamini, Anna Maria Leonte, soprani

Fabrizia Bonavita, contralto

Coro del Santuario di San Pancrazio

Orchestra Pocket Sinfonietta

Bruno Bergamini, direttore

Magnificat

Magnificat

MUSICA E CULTO MARIANO NELLA TORINO DI DON BOSCO

Chiesa di S. Martino, Alpignano (TO) ore 21,15

I Polifonici delle Alpi

Bruno Bergamini, organo

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PROGRAMMA

G. CERRUTI (1803 – 1869)

Sonata VIII (Tema con variazioni) da XII Sonate per organo

Introduzione, allegretto

Tema, andantino

Variazione I allegro

Variazione II andantino

Variazione III moderato assai

Variazione IV pastorale

Intercalare, allegro

Variazione V moderato

Intercalare, allegro

Finale e Variazione VI andantino moderato

G.B.M. PELAZZA (1847 – 1936)

Litanie della Beata Vergine in Re : 4 versetti  e Regina Virginum a tre   voci pari e organo

G.B.M. PELAZZA

Suonata XII in Do maggiore da XII suonate per organo

Pastorale

Polka finale dalla Messa in Do maggiore per organo

R.REMONDI (1850 – 1928)

Pifferata montanara op.67 per organo

G. CAGLIERO (1836 – 1924)

Magnificat dal Vespro della Santa Infanzia a due voci pari e organo

P.A.YON (1886 – 1943)

“Rapsodia italiana” da XII divertimenti per organo

 

Giuseppe Cerruti, torinese, fu pressochè autodidatta nonostante il padre fosse un famoso chitarrista. Dapprima cantore poi organista, assunse, nel 1831, la carica di titolare dell’organo Calandra 1741 della Cattedrale. In seguito fu nominato Maestro di Cappella della Città di Torino. Scrisse musica Sacra, organistica e un Metodo per Organo tratto da quello di G.P. Calvi di Milano; d’altronde, le scuole organistica e organaria lombarde influenzarono molto l’estetica piemontese, basti pensare ai numerosi strumenti di Serassi e Lingiardi presenti tuttora in Piemonte o quanto la stessa produzione musicale si ispirasse a Padre Davide da Bergamo ed a Vincenzo Petrali di Cremona. Proprio quest’ultimo fu invitato da Don Bosco ad inaugurare il grande organo-orchestra op. 161 che Luigi Lingiardi costruì nel 1870 per la Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino.

Uno dei musicisti più singolari della II generazione dell’’800 organistico italiano che precede la riforma ceciliana, fu Giovanni Battista Maria Pelazza che, svincolandosi in parte dallo stile operistico, inserì nella sua musica linguaggi nuovi, in parte presi a prestito da personaggi quali Johann Strauss, Jacques Offenbach, Franz Von Suppé ecc., ma rielaborati dalla sua fortissima personalità. Egli prestò servizio alla basilica di Maria Ausiliatrice al tempo di don Bosco, ove nacquero le Dodici Suonate sui varii tuoni per organo. Qui e in altra sua produzione non mancano esempi di magistrale uso del contrappunto, ma la caratteristica predominante dell’opera di questo autore è sicuramente la grande invenzione melodica e la forza ritmico-armonica derivata dal gusto per la danza. Questa sera verranno eseguiti tre brani, un piccolo assaggio per dare un’idea delle caratteristiche estetiche di questo particolare quanto geniale musicista. Saremo accompagnati, con il suono dell’organo, a sentire i vari profumi della musica della belle époque: dall’aria d’operetta all’ouverture sinfonica, dalla romanza da camera ai balli viennesi.

Di Giovanni Cagliero, nativo di Castelnuovo (AT), sacerdote e, poi, cardinale, allievo prima di Don Bosco, poi di Callisto Cerutti, si conoscono le vicende di missionario e musicista; fondò case salesiane in America Latina, Francia, Belgio e Spagna. Don Bosco scelse la sua Messa Funebre a 3 voci per i funerali di Carlo Alberto. Notevole la sua produzione sacra (pare fosse apprezzata anche da Giuseppe Verdi), quasi tutta fortemente legata alla musica per il teatro; tuttavia non mancano esempi di mirabile scrittura contrappuntistica, ad esempio l’antifona “Sancta Maria succurre miseris” a sette voci a cappella. Per organo ha lasciato una raccolta di Nove Pastorali caratterizzate da una grande freschezza e genuinità.

Roberto Remondi, nativo di Fiesse (BS) è stato un personaggio di grandissima importanza per la musica organistica torinese. Insegnante al liceo musicale G.Verdi di Torino dal 1892 ebbe, come allievi, alcuni fra i più importanti esponenti della scuola organistica italiana tardoromantica fra cui Ulisse Matthey, Pietro Alessandro Yon, Giocondo Fino. Concertista di rilievo, aderì immediatamente al movimento ceciliano pur mantenendo intatta la sua personalità musicale. Fu organista alla chiesa di N.S. del Carmine a Torino.

Nato a Settimo Vittone nel 1886, Pietro Alessandro Yon studiò a Torino con Roberto Remondi, a Milano e Roma. Fu per breve periodo organista in Vaticano e nel 1907 si trasferì a New York. Dal 1907 al 1926 fu organista della chiesa di St. Francis Xavier e dal 1926 alla cattedrale di St. Patrick. Virtuoso concertista ed importantissimo compositore, deve la sua fama soprattutto alla sua musica per organo fra cui: Concerto gregoriano, Rapsodia italiana, Natale in Sicilia. Morì a Huntington nel 1943. Tra i suoi discepoli si possono ricordare G.E. Tanguay ed il celebre Cole Porter.

 

La voce e il silenzio

SABATO 27 OTTOBRE ORE 21.15 – SANTUARIO DI S.PANCRAZIO PIANEZZA

La voce e il silenzio

 

Coro Incontrocanto

Pietro Mussino, direttore

 

Di nuovo il coro, la poesia e la musica, ci condurranno ad un inaspettato approdo. Chiude la stagione Suoni d’Organo 2018 che ha avuto come tema il rapporto tra musica e parola, un concerto meditazione sul loro contrario: il Silenzio.

 

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Lucio Fontana, Concetto spaziale

 

Pietro Mussino ha studiato Composizione, Direzione d’orchestra e Musica Elettronica presso il Conservatorio di Torino e Musica a Indirizzo Multimediale presso il Conservatorio di Bologna. Nel 1999 ha vinto il Premio di Composizione “Franco Alfano”. Ha frequentato numerosi corsi e accademie dedicati alla direzione di coro, alla didattica della musica e alla tecnica vocale. Ha cantato in diversi cori e gruppi vocali partecipando a numerosi concerti, rassegne e stagioni in Italia e all’estero. Dal 2000 dirige il Coro Incontrocanto di Torino, dal 2002 è Maestro del Coro dell’Accademia del Santo Spirito e dal 2010 direttore del Coro Femminile VocinCanto. È autore di composizioni originali e arrangiamenti commissionati da diversi ensemble vocali e strumentali italiani e stranieri. Da diversi anni tiene corsi e laboratori di alfabetizzazione musicale e formazione corale per adulti e bambini, anche in collaborazione con l’Associazione Cantascuola di Torino, della quale è diventato Direttore Artistico nel 2012. Dal 2006 al 2013 ha insegnato vocalità e musica d’insieme presso l’Accademia Corale “Stefano Tempia”. E’ stato docente a contratto presso il Conservatorio di Torino e presso l’Università degli Studi di Torino. Come musicologo ha collaborato con MiTo Settembre Musica, con l’Unione Musicale, con la DeSono, con la Fondazione Micheli e con la rassegna Piemonte in Musica.